
Con l’approvazione del Decreto Legislativo n. 1/2024, conosciuto come Decreto Semplificazione per gli Adempimenti Fiscali, i titolari di Partita IVA in regime forfettario a partire dal 2025 relativamente al periodo d’imposta 2024, non dovranno più recepire la Certificazione Unica dai propri clienti. Questa importante semplificazione è stata possibile per mezzo dell’introduzione dell’obbligo di fatturazione elettronica anche per le attività in regime forfettario.
Certificazione Unica, cos’è e a cosa serve?
La Certificazione Unica (CU) è un documento essenziale per attestare i compensi e le ritenute versate da datori di lavoro a dipendenti o da committenti a fornitori autonomi e lavoratori occasionali.
Funzioni della Certificazione Unica
La Certificazione Unica svolge due importanti funzioni:
- Certificazione dei compensi: Attesta i compensi corrisposti a dipendenti e collaboratori.
- Verifica delle dichiarazioni: Controlla che i dipendenti e i collaboratori abbiano dichiarato le somme in modo corretto.
Cosa comporta l’eliminazione della Certificazione Unica per chi è in regime forfettario?
La Certificazione Unica viene abolita per i compensi generati da:
- Professionisti e imprese individuali che operano in regime forfettario (ai sensi della Legge 190/2014, commi 54-89)
- Contribuenti minimi in regime di vantaggio (come stabilito dal Decreto-Legge 98/2011, articolo 27, commi 1 e 2)
La Certificazione Unica (CU) obbligatoria per i redditi del 2024, da inviare entro il 17 marzo 2025, non sarà quindi più applicata ai contribuenti in regime forfettario e a quelli minimi.
Quali sono i vantaggi?
Minori adempimenti burocratici: Non sarà più necessario predisporre e inviare la Certificazione Unica per i contribuenti forfettari, semplificando così la gestione delle pratiche fiscali.
Risparmio di tempo: La riduzione delle pratiche burocratiche annuali consente ai committenti di risparmiare tempo per attività secondarie.
Minor rischio di sanzioni: Eliminando l’obbligo della CU, si riduce il rischio di errori o dimenticanze nella compilazione, tutelando i committenti da possibili sanzioni fiscali.
Anche i professionisti e le imprese individuali in regime forfettario trarranno notevoli vantaggi dall’abolizione della Certificazione Unica:
- Semplificazione della gestione fiscale: La mancata necessità di ricevere e controllare la CU dai clienti rende la gestione finanziaria più agevole e diretta.
- Monitoraggio immediato dei compensi: Grazie alla fatturazione elettronica, i dati relativi ai compensi saranno facilmente accessibili e immediatamente disponibili.
- Minor carico di documentazione: Con meno certificazioni da raccogliere per la dichiarazione dei redditi, i contribuenti forfettari potranno gestire più facilmente la propria documentazione fiscale.
Le scadenze previste per le restanti Certificazioni Uniche
Secondo le recenti istruzioni dell’Agenzia delle Entrate pubblicate il 15 gennaio, le scadenze per la trasmissione telematica della Certificazione Unica (CU) per l’anno 2025 sono le seguenti:
- 17 marzo 2025: Ultimo giorno per inviare le Certificazioni Uniche relative a dipendenti e pensionati. Il 16 marzo è una domenica, la scadenza slitta al 17.
- 31 marzo 2025: Scadenza per la trasmissione delle Certificazioni Uniche riguardanti i redditi da lavoro autonomo e professionale, escludendo i contribuenti in regime forfettario.
- 31 ottobre 2025: Ultimo giorno per inviare le Certificazioni Uniche contenenti unicamente redditi esenti o non dichiarabili nella dichiarazione precompilata, in concomitanza con la scadenza per il Modello 770.