
Con l’entrata in vigore della Riforma fiscale, introdotta dal Decreto legislativo n. 87 del 14 giugno 2024, che contiene la “Revisione del sistema sanzionatorio tributario”, cambiano le regole per la gestione delle violazioni legate all’omessa o irregolare fatturazione. Dal 1° settembre 2024 la cosiddetta “autofattura denuncia” è stata sostituita da una più semplice comunicazione all’Agenzia delle Entrate. Questa innovazione si accompagna anche ad una riduzione delle sanzioni applicabili.
In questo articolo vediamo nel dettaglio cosa cambia e quali sono le implicazioni per le aziende.
Dall’autofattura alla comunicazione denuncia
A partire dal 1° settembre 2024 l’autofattura elettronica per mancata ricezione della fattura o per irregolarità non è più necessaria. Basta infatti effettuare una comunicazione in formato denuncia. Questa modifica è parte delle misure volte a semplificare gli adempimenti e ad allineare la normativa alla giurisprudenza consolidata della Cassazione. La nuova disciplina, infatti, prevede:
- riduzione della sanzione per l’acquirente o committente
- comunicazione digitale da inviare all’Agenzia delle Entrate.
- tempi più estesi per regolarizzare la violazione.
Cosa cambia per le sanzioni
Con la nuova normativa, per l’acquirente che non riceve la fattura o riceve una fattura errata la riforma fiscale 2024 ha previsto quanto segue:
- sanzione amministrativa pari al 70% dell’imposta, con un minimo di 250 euro.
- possibilità di evitare la sanzione se regolarizza la violazione tramite:
- comunicazione denuncia entro 90 giorni dal termine in cui la fattura doveva essere emessa;
- pagamento dell’imposta eventualmente dovuta.
Questa semplificazione mira a rendere meno onerosa la gestione delle irregolarità per le aziende.
La seguente tabella illustra come cambia la gestione delle violazioni fiscali in seguito alla riforma fiscale del 2024.
Questa riforma riduce il carico amministrativo e semplifica i passaggi necessari per regolarizzare le violazioni.
Autofattura denuncia: come funzionava
Prima della riforma fiscale, l’autofattura denuncia era il documento fiscale che un acquirente o un committente emetteva quando il fornitore non inviava la fattura o la inviava in modo errato. L’acquirente, quindi, emetteva una fattura elettronica a se stesso per regolarizzare la sua posizione ai fini fiscali e segnalare l’omissione del fornitore all’Agenzia delle Entrate.
Il cliente doveva effettuare i seguenti passaggi:
- Emissione dell’autofattura elettronica TD20, con termini diversi a seconda dei seguenti casi:
- Mancata ricezione della fattura: l’acquirente aveva tempo 30 giorni, decorsi 4 mesi dall’effettuazione dell’operazione, per fare denuncia all’Agenzia delle Entrate ed emettere l’autofattura.
- Ricezione di una fattura errata: l’acquirente aveva tempo 30 giorni dal ricevimento della fattura errata per fare denuncia all’Agenzia delle Entrate ed emettere l’autofattura.
- Versamento dell’IVA tramite Modello F24.
- Annotazione nel registro acquisti dell’autofattura con tutti i dettagli richiesti.
Periodo transitorio: gestione delle violazioni prima del 1° settembre 2024
Dal momento dell’entrata in vigore della nuova normativa, ossi dal 1° settembre 2024, come verranno gestite le violazioni commesse prima di questo termine? Non potendo applicare il principio della retroattività della norma più favorevole (c.d. “favor rei“), tali violazioni saranno soggette alla disciplina previgente. Pertanto, se al 31 agosto 2024:
- è già decorso il termine dei 30 giorni passati 4 mesi dall’operazione, la violazione è stata commessa e sarà quindi sanzionata applicando le vecchie regole (100% dell’imposta dovuta, con un minimo di 250 euro).
- non è decorso il nuovo termine (90 giorni dall’operazione), la violazione sarà sanzionabile applicando la nuova disciplina (70% dell’imposta dovuta, con un minimo di 250 euro).